giovedì 22 marzo 2012

Intervista a Mark Jordahl sul video "Kony 2012"

Dopo aver postato il video "Kony 2012" sono nate molte critiche portate avanti da molti altri siti e blog. Per fare un pò di chiarezza su questo argomento abbiamo deciso di intervistare una persona che è stata a lungo in Uganda e che ha una propria opinone sul video basata sulla sua esperienza personale.

Mark Jordahl per The 777's Theory

Mark Jordahl è un blogger americano, conservatore della fauna selvatica, che ha vissuto in Uganda periodicamente negli ultimi 8 anni. Il suo blog, http://wildugandablog.com/, si concentra su questioni sociali e ambientali ed è stato classificato uno dei migliori blog in Uganda da parte del GoOverseas e Afrigator.


Intervista:
  •  hai vissuto per anni in Uganda a Kampala, puoi dirci qual è la situazione attuale dell'Uganda basandoti sulla tua esperienza personale?
M: Joseph Kony e l' LRA non sono attivi in ​​Uganda fin dall'inizio del 2006 (attualmente sono attivi nella Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Centrafricana e, probabilmente nel Sud del Sudan).

Ho viaggiato in tutto il nord Uganda, che ora è in una fase molto stimolante del suo sviluppo. La sfida attuale non è la sicurezza, ma la ricostruzione economica.

Infatti l'economia a nord è stata devastata nel periodo in cui l' LRA era attivo in quella zona, con quasi 2 milioni di persone che hanno dovuto abbandonare le loro case e e le loro fattorie. Attualmente le persone hanno cominciato a ritornare nelle loro terre da diversi anni, ma ci vuole un sacco di lavoro per bonificare il terreno e renderlo di nuovo produttivo per l'agricoltura.

Un' altra grande sfida sono le questioni legate alla proprietà dei terreni, perché i vecchi confini sono spesso andati perduti, oppure il fatto che le nuove generazioni stanno cercando di spostarsi su terreni che potrebbero non aver mai visto essendo cresciuti in  campi di reinsediamento, durante l'insurrezione. Queste sono le sfide in cui gli ugandesi vogliono essere aiutati - non catturare Kony.


Non fa parte della cultura ugandese di "resuscitare il passato" e, per loro, Kony è parte del passato anche se non è ancora stato assicurato alla giustizia. In generale, le persone del Nord Uganda stanno guardando avanti, cercando di ricostruire le proprie vite, le comunità e la loro economia.

Il nord è stato a lungo trascurato dal governo centrale, composto da persone provenienti dal sud dell'Uganda per quasi tre decenni, per cui vi è una mancanza di infrastrutture per la ricostruzione. L'insurrezione di Kony in origine nacque come reazione a questa negligenza, anche se ben presto finì con l' attaccare le stesse persone che diceva di voler difendere.
  • Pensi che il video "Kony 2012" mostra la vera situazione dell'Uganda o vi è una cospirazione occulta da parte di alcuni poteri?
Il video non mostra la vera situazione dell'Uganda. Dà l'impressione che l'Uganda sia bloccata nel tempo, infatti riporta la situazione presente nel 2005. Il video fa vedere che Kony va via  dall' Uganda per andare nel RDC e nel CAR, quindi dà l'impressione che la mossa era semplicemente a scopo espansionistico o di cautela, e che comunque è ancora attivo in Uganda.

Anche gran parte dei media hanno iniziato a scrivere sul "conflitto in Uganda", e continueranno a farlo fino a quando la polemica attorno al video porterà ad avere informazioni sempre più precise nel dibattito pubblico.

Io non credo che ci sia una "cospirazione da parte di alcuni poteri." Credo che qui ci siano due cose in gioco. Per prima cosa penso che Invisible Children vuole davvero che Kony sia assicurato alla giustizia e vede in questo video un modo per realizzarlo. Credo anche che stiano cercando di mantenersi attivi. Essi sono fortemente identificati con l'Uganda, per cui è vantaggioso per la loro raccolta di fondi che la gente pensi che Kony è ancora attivo in Uganda e che ha ancora un enorme esercito di bambini soldato che stanno seminando distruzione nella giungla.

In verità l'esercito di Kony è in grave depauperamento. Ha solo circa 200 - 250 combattenti in questo momento, e ucciso circa 97 persone l'anno scorso in Congo (dato che deve essere messo a confronto con oltre 43.000 morti ogni anno per malaria in Uganda e bisognerebbe pensare ai milioni che servono per questa campagna in corso per combattere la malaria, invece di Kony).

L'ultima volta che Kony ha commesso una grande strage era l'ultima volta che gli Stati Uniti hanno aiutato a consigliare una manovra militare contro di lui - Lightning Thunder Operation nel 2008-2009. In rappresaglia, l'esercito di Kony è andato su tutte le furie e ha ucciso 900 civili. Vi è una certa preoccupazione che questa campagna lo possa scatenare ancora in un'altra serie di omicidi.

Qui ci sono alcune cose da tenere a mente sulla campagna del video:

1. Invisible Children ha creato questo video e questa campagna semplicemente per mantenere attivo qualcosa che sta già accadendo. Il loro obbiettivo è anche quello di mantenere 100 consiglieri militari degli Stati Uniti in Uganda che sono stati mandati lo scorso dicembre. Non c'erano piani atti a rimuovere quei consiglieri, che sono lì solo da poco più di 3 mesi, quindi questo è un grande sforzo che si concentra su qualcosa che in realtà non è comunque un problema.

2. Il video fa sembrare molto facile catturare Kony finchè milioni di giovani da tutto il mondo affiggono manifesti con la faccia di Kony nelle loro città  - quasi come se girando per Chicago qualcuno lo riconoscesse in modo tale da farlo arrestare.

Il vero motivo per cui Kony è ancora là fuori è perché è incredibilmente difficile da catturare. Egli è al comando di un piccolo esercito in una giungla enorme. Il loro metodo è quello di attaccare un villaggio, e poi disperdersi nella giungla per poi riunirsi in un altro luogo segreto, e dopo molto tempo l'esercito ugandese arriva al villaggio che è stato attaccato, quando Kony ormai è già lontano. Inoltre, non è una soluzione bambardare una determinata area in cui si pensa che sia attivo perché ciò significherebbe uccidere anche i bambini che usa come suoi soldati.

3. Il video fa sembrare che uccidere o catturare Kony porrà fine alla sofferenza e agli sfruttamenti nella regione. Kony è un uomo orribile che ha bisogno certamente di essere portati davanti alla giustizia. Tuttavia, egli è attivo in una zona che ha decine di altri signori della guerra e leader delle milizie, e la campagna di «invisible children" non dice nulla sui problemi di fondo che hanno creato una situazione in cui persone come Kony possono prosperare. Anche in risposta alle critiche di tutto il video, i capi di Invisible children hanno interpretato questo come un problema "semplice" - "Ecco un cattivo che possiamo prendere". Essi hanno già portato milioni di dollari alla loro organizzazione attraverso questa campagna, ma a quale scopo?

4. Si potrebbe pensare guardando il video che nessuno ha fatto nulla fino a questo momento per cercare di catturare Kony. Questo non rispetta decenni di sforzi da parte dei governi, eserciti, diplomatici, i capi di Acholi, le ONG e altri per cercare di catturarlo o di ottenere un accordo di pace con lui.

5. E, naturalmente, c'è l'idea che viene rafforzata da questo video - che questo problema può essere risolto solo con il coinvolgimento delle celebrità americane, politici e giovani.

Una cosa bella è che alcune voci ugandesi stanno là fuori nel dibattito globale intorno a questa campagna. E 'incredibilmente difficile da ottenere effettivamente voci africane nei dibattiti sull' Africa - le voci che in realtà dovrebbe essere ascoltate maggiormente - e questo sta costringendo alcune di quelle voci alla ribalta.
  • Tu hai viaggiato in molte parti del mondo, quali sono i vantaggi o gli svantaggi che progetti mediatici come "Kony 2012" possono dare a un paese?

Io lavoro nel turismo in Uganda, e questo video ha reso il lavoro degli operatori turistici in Uganda molto più difficile. Ci sono state infatti molte cancellazioni di prenotazioni perché il video fa pensare che si stia ancora svolgendo una guerra nel paese e i viaggiatori non si sentono sicuri.

L' Uganda ha bisogno di uno sviluppo economico e il turismo è uno dei principali settori di lavoro per il paese, che frutta più di $ 600 milioni all'anno. Se questo si riduce, si può solo danneggiare il popolo ugandese. In tutta la mia vita infatti non ho mai viaggiato con persone più amichevoli e accoglienti degli ugandesi, e il paesaggio naturale è semplicemente stupendo.

Lonely Planet ha appena classificato l'Uganda come la prima destinazione del 2012, e vi è stato un grande sforzo messo in atto nell'ultimo decennio dal governo a favore del turismo in tutto il paese. Un video come Kony 2012 rende il lavoro più difficile per tutti gli ugandesi che stanno cercando di mostrare al mondo la bellezza del loro paese.

Si tratta di un video di impatto, perché  incentrato sulle immagini di bambini sofferenti e disperati, e altre immagini delle barbarie piuttosto che mostrare la forza e la resistenza del popolo ugandese e il potere che hanno di far andare avanti la propria vita e il paese.

Ciò che ho sentito da amici in Uganda è che sono stanchi di vedere queste immagini negative dell'Africa nel mondo e si chiedono "perché non raccontano mai le storie positive?"

Questo video sicuramente è stato utile per il fatto che molte persone negli Stati Uniti non sapevano neanche che l'Uganda fosse un paese, e ora milioni di persone lo sanno. Speriamo che le controversiae post-video stiano convincendo la gente che il paese è sicuro.
  • Quando si parla di paesi come l'Uganda pensiamo ai bambini soldato, ai rapimenti, i crimini, la povertà etc. Cosa possiamo fare di davvero efficace per aiutare questi paesi dell'Africa a crescere definitivamente, al fine di eliminare o almeno ridurre lo sfruttamento e i crimini che il popolazione deve subire?
Una delle cose più importanti di cui hanno bisogno molti paesi africani è un equo sviluppo economico. Il continente è ancora visto come un luogo dove vige il tutti contro tutti per quanto riguarda le risorse naturali.
Le più evolute imprese straniere vanno in Africa per creare accordi con i governi che molto spesso non sanno come affrontare il tema «esportazione». Questo si traduce spesso in accordi che sfruttano completamente i paesi in cui si trovano le risorse, le materie prime vengono esportate dal paese al prezzo più conveniente possibile, poi trattate al di fuori dell'Africa, lasciando l'ambiente impoverito.

Come occidentali, abbiamo bisogno di mettere pressione sulle nostre stesse aziende affinchè operino con integrità in Africa.

Molti paesi come l'Uganda dispongono di una crescente classe media. Queste sono le persone in cui ho riposto le mie speranze, perché hanno un interesse enorme ad avere un paese stabile e ridurre la corruzione nel governo, e hanno una voce sempre più influente nel paese.

Mark Jordahl

Ringraziamo Mark per la disponibilità, inoltre questo sabato ritornerà in Uganda quindi speriamo di avere nuove notizie su quello che sta avvenendo.

Per ulteriori informazioni su di lui e sulla sua missione in Uganda visitate il suo sito cliccando sul banner qui sotto:

Visita wildthoughtfromuganda

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