La paura: una storia culturale
Quando in sogni opprimenti e orribili l'angoscia tocca il grado estremo, è proprio essa che ci porta al risveglio, con il quale scompaiono tutti quei mostri notturni. La stessa cosa accade nel sogno della vita, quando l'estremo grado di angoscia ci costringe a spezzarlo.
Arthur Schopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851
Sono tempi difficili questi: crisi economica mondiale, la perdita del lavoro, lo spread ecc.. ecc, tempi in cui non si riesce a vivere serenamente, facce tristi, suicidi…. Questo è periodo caratterizzato dalla paura. Ma cos’è la paura?
La paura è quella emozione primaria di difesa, provocata da una situazione di pericolo, che può essere reale, anticipata dalla previsione, evocata dal ricordo o prodotta dalla fantasia, molto spesso viene accompagnata da una reazione organica neurovegetativa che prepara l’ organismo alla situazione d’ emergenza, disponendolo, anche se in modo non specifico, all’ apprestamento delle difese che si traducono solitamente in atteggiamenti di lotta e di fuga: quando è protratta e relativa a oggetti, animali e situazioni che non possono essere considerati paurosi,assume i tratti patologici della paura.
Occorre però fare una piccola distinzione tra angoscia e paura: anche se la differenza è davvero minima, infatti è difficile distinguerla da altre emozioni tipo l’ira, questa fa la differenza soprattutto per chi deve governare una popolazione più o meno vasta. Infatti, è molto più comodo per i poteri forti, mantenere una popolazione in uno stato di angoscia, e non di paura, dato che la prima divide le persone, mentre la paura, provata in un momento di reale pericolo di vita, tende ad unire le persone. L’ angoscia di per sé, porta gruppi di persone, a cercare un caprio espiatorio, per scaricare questa sensazione. Gli esempi sono centinaia, e protratti pure nella Storia, vedi la paura del diverso, come con gli ebrei , il KUKLUX CLAN, oppure la diffidenza verso il diverso. Tutto ciò ha anche uno scopo commerciale: trasformare la paura in angoscia è la funzione di una schiera di nuovi professionisti e, per le aziende farmaceutiche, è un grosso affare.
Questo trucchetto, non è solo un’ invenzione di questi tempi.
La paura di cadere in miseria e di fare una fine orribile, fu un’ esperienza che segnò la vita di molte persone.
Tra l’ Ottocento e il Novecento.